La recente ammissione delle architetture Olivetti nella tentative list dell'Unesco rappresenta una svolta importante e decisiva e sottolinea una volta di più, come abbiamo sempre sostenuto, la grande importanza di un progetto integrato, sfruttando tutte le sinergie possibili, come del resto chiede l'Unesco stessa, visto che la Fabbrica della Cultura è proprio nel cuore delle architetture in questione.
Ci aspetta un importante lavoro, al quale vorremmo dare tutto il contributo del quale siamo capaci. Insomma siamo in presenza di una grande opportunità e non sappiamo decidere se coglierla o no.
A tutto ciò si è recentemente aggiunta la difficile situazione dell'Archivio Storico Olivetti, bene importante per tutto il territorio e non solo, creando una emergenza complicata.
Citando le tue dichiarazioni in occasione della presentazione pubblica del progetto … "La nuova realtà culturale … interagendo con le aree del centro storico, che comprendono il teatro civico, piazza Ottinetti, il Museo Garda e la parte alta della città … consentirà il recupero di un patrimonio di storia e di cultura industriale unico. In questo modo si recepisce anche la mutata condizione urbana della città, con un forte collegamento fisico tra le due sponde della Dora, rappresentato dal ponte passerella".
E ancora "… Grazie al recupero di un'area di grande interesse storico, reso possibile collocando al suo interno funzioni pubbliche importanti, abbiamo l'ambizione di creare un polo di interesse nazionale e internazionale per rilanciare il brand di Ivrea e di contribuire anche, in questo modo, ad attirare imprenditori e investitori sul territorio. L'Amministrazione comunale dovrà essere certamente l'attore principale nella realizzazione di questo progetto, che dovrà però vedere partecipi soggetti economici privati e istituzioni pubbliche ..."
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